Per suggerirvi di fare vostra una copia della terza fatica in studio dei liguri sarebbero sufficienti le seguenti considerazioni. Prima di tutto il fatto che il disco esce per Vrec, un’etichetta che ormai non ha bisogno di presentazioni e che ogni anno difende i valori del rock italiano come pochi altri. In secondo luogo l’edizione in vinile è semplicemente spettacolare, anche grazie alla portentosa copertina realizzata da Alessandro Paronuzzi sulle “maschere” che tutti noi portiamo ogni giorno. Alla faccia delle playslist Spotify e YouTube, un’opera da collezione. Poi vanno rimarcati gli ospiti che hanno impreziosito il lavoro. Tra questi Nick Oliveri (Kyuss, Queens Of The Stone Age, Mondo Generator) e Diego Cavallotti (ex-Lacuna Coil). Le sorprese non finiscono perché tra pezzi di puro alternative rock come ‘Same’ e ‘Silence’ troviamo anche la ballata ‘Outside:Sea’ e la cover di ‘Hung Up’ di Madonna (a testimonianza dell’ambizioso progetto Room120). Dalle “confessioni del dancefloor” a partiture inclini al rock melodico degli anni ottanta è un attimo ed al primo impatto la differenza tra ‘Outside’ e il precedente ‘Roots’ sta proprio in una maggiore pulizia sonora, con qualche retaggio southern e stoner in meno. La scaletta, prodotta egregiamente da Pietro Foresti (Endless Harmony, Fireground) e mixata da Vincenzo Giacalone, è stata masterizzata da un nome tutelare del genere come Rich Veltrop (Rage Against The Machine, System Of A Down) e vanta un profilo internazionale spiccato. In chiusura troviamo le versioni alternative dei bellissimi singoli ‘Friend Of Foe’ e ‘The Sheep And The Dog’, inserito anche nella compilation di Pistoia Blues, che lasciano intendere un approccio crossover che potrebbe essere ulteriormente sviluppato in futuro.