Salka Valsdóttir e Jóhanna Rakel sono molto cambiate da quando mi sono imbattuto per la prima volta nel loro look stravagante. Erano delle ragazzine quando le ho viste esibirsi per la prima volta a Iceland Airwaves fuori dal contesto Reykjavikurdaetur e anno dopo anno hanno saputo costruirsi una fanbase sempre più importante, puntando sia sui fan dell’hip hop, genere che in Islanda per un certo periodo ha fatto la differenza in maniera sorprendente, sia sugli sperimentatori in ambito elettronico. I loro singoli sono cresciuti in maturità e la produzione si è fatta sempre più internazionale, tanto che le CYBER, oltre a collaborare con gli Hatari (per la micidiale ‘Hlauptu’ di ‘Neyslutrans’) e supportarli nel loro tour europeo, hanno diviso il palco con artisti come Migos e Sevalidza. Adesso è arrivato nei negozi il loro nuovo lavoro in studio, a distanza di circa quattro anni da ‘Vacation’ che era stato impreziosito dalle collaborazioni con GDRN e JFDR, non possiamo che apprezzare il completamento di un processo che ha reso il duo competitivo con le migliori realtà americane o inglesi del momento. ‘SAD’ è un album trasgressivo e melodico, commerciale eppure caratterizzato da una ricerca sonora significativa. Ogni singola parte vocale è studiata per alimentare la tensione e rappresentare un valore aggiunto all’estetica globale. In ‘dEluSioN’ troviamo LaLa LaLa mentre ÁSDÍS appare nella conclusiva ‘PROM’ e EBBA in ‘OVERprotected’, ma i pezzi veramente clamorosi sono ‘NO CRY’ e ‘PORN STARR’ (un po’ Alvia Islandia un po’ FKA Twigs), che potrebbero sbaragliare la concorrenza ovunque. Me lo auguro di cuore, vista la loro bravura dal vivo e la loro capacità di adattarsi a qualsiasi situazione con semplicità e umiltà.