Non so da quanti anni non ascoltavo del post-hardcore tanto letale. Grazie al cielo (vista l’ambientazione apocalittica direi alquanto offuscato..), grazie soprattutto a Church Road Records (Grief Ritual, Wren) che promuove questo EP di debutto del duo formato da Alex Heffernan e Mario Gambardella. Non parliamo di musicisti alle prime armi perché nel loro passato ci sono realtà come Svalbard, Handcuff, Eulogy, Employed To Serve e Pariso, ma nessuno si sarebbe atteso un’opera prima del genere. ‘Cut From Cold Blood’ mi ha subito fatto venire in mente le soluzioni più aggressive di Poison The Well e Cave In con l’aggiunta di tutto ciò che il metalcore inglese ha prodotto negli ultimi tempi. ‘New History’ e ‘Spirit Rain’ aprono le danze con violenza inaudita. Il grado di brutalità è elevatissimo, la pulizia tecnica di ritmiche e parti soliste eccezionale e pezzi come ‘Vengeance Prayer’ e ‘Become The Blade’, non a caso scelto come singolo, vi costringeranno a recuperare anche i vecchi dischi di Shai Hulud e Misery Signals. Quanto mai azzeccata pure la copertina visto il rumore colossale al quale verrete sottoposti. L’aspetto curioso è che per registrare ‘Cut From Cold Blood’ hanno usato una 808 drum machine, manco fosse un disco EBM. Non oso pensare cosa possano combinare con il primo full lenght.