Quinto lavoro in studio per i romagnoli, che possono vantare più o meno la stessa line-up da tanti anni e quindi una maggiore consistenza rispetto a tante altre formazioni in ambito symphonic e power metal del panorama europeo. ‘Artifex’ è il successore di ‘Origine - The Black Crystal Sword Saga Part 2’, uscito in un periodo storico disgraziato e penalizzato oltre modo a dispetto del songwriting ricercato, e di fatto porta avanti la visione della band guidata da Sara Squadrani, gran voce e una personalità che merita palcoscenici internazionali, con una coralità di strumenti e dettagli negli arrangiamenti e nelle orchestrazioni che non avevamo mai percepito in passato. Daniele Mazza è come al solito la mente creativa ma in questo seguito della saga spiccano tutti i membri. Da Federico Gatti, drummer dei Wind Rose, a Martino Garattoni, bassista dei Ne Obliviscaris, passando per due chitarristi del calibro di Claudio Pietronik, ex-Black Wings che arricchito le registrazioni di Thomas Bergersen e Two Steps From Hell e rende mitica ‘Soulbound Symphony’, e Simone Bertozzi, ex-Modern Age Slavery e Mnemic. Un vero ensemble che gira a meraviglia e che trascende le rigide partiture del metal, in favore di una maggiore accessibilità. Contributi aggiuntivi sono stati registrati dai cantanti Francesco Cavalieri (Wind Rose) e Mark Jansen (Epica), oltre che dal violinista Gabriele Boschi dei Winterage e dal chitarrista-produttore Simone Mularoni (DGM). ‘My Prima Nox’ apre il disco con dinamiche potenti ed un’energia contagiosa e la cantante impreziosisce ‘Unending’, ‘Minister Of Light’ e ‘Sea Of Solitude’ con la sua classe innata. Una bella accoppiata con ‘Reader Of The Runes – Luna’ degli Elvenking, a dimostrazione che anche nel nostro paese sappiamo farci valere.