01 - Solitaire 02 - Rule The World 03 - Ghost Opera 04 - The Human Stain 05 - Blücher 06 - Love You To Death 07 - Up Through The Ashes 08 - Mourning Star 09 - Silence Of The Darkness 10 - Anthem 11 - EdenEcho 12 - The Pendulous Fall (Limited Edition Bonus Track)
Songs
01 - Solitaire 02 - Rule The World 03 - Ghost Opera 04 - The Human Stain 05 - Blücher 06 - Love You To Death 07 - Up Through The Ashes 08 - Mourning Star 09 - Silence Of The Darkness 10 - Anthem 11 - EdenEcho 12 - The Pendulous Fall (Limited Edition Bonus Track)
E" quando escono masterpiece del genere che ti rendi conto che non è tutto perduto, che il metal non è solamente un"etichetta per vendere più dischi anche laddove, nei salotti bene dei discografici, continua a rappresentare difficoltà promozionali e disueti target trendistici. E" quando escono album di questo valore che capisci che il tempo non ha eroso credibilità e intelligenza ma al contrario accentuato il trasporto nei confronti di release in grado di tramutare i sogni in realtà. Mai come in questo caso parlare di stili e caratteristiche compositive sarebbe fuorviante e totalmente limitativo visto che ci troviamo di fronte a qualcosa che va molto oltre termini quali synphonic, power e prog. Una vera e propria rappresentazione teatrale, un"opera corale dai tratti gotici e orientaleggianti ("Love You To Death") che non presenta la minima caduta di tono portando l"ascoltatore a livelli emotivi impressionanti in questi periodi avari di uscite di rilievo. Un disco che segna l"ennesima conferma per due personaggi come Thomas Youngblood e Roy Khan per troppi anni sottovalutati e invece protagonisti assoluti di una scena che non ne vuole sapere di mollare il colpo. E" sopratutto la voce dell"ex Conception a demolire ogni residuo dubbio sull"efficacia espressiva dei Kamelot anche quando viene filtrata in occasione della ballata "Anthem". Rispetto a "The Black Halo" l"assenza di un concept rende le composizioni ancora più libere di volare e trovare la propria identità. Mi riferisco a "Rule The World", "The Human Stain" e "Mourning Star" capisaldi di un disco che sa affondare la lama ("Up Through The Ashes") ma anche sperimentare ("EdenEcho"). Gli amanti del power vengono accontentati con la ficcante traccia che dà il titolo al lavoro e "Silence Of The Darkness" entrambe cariche del dinamismo necessario per non limitare il contesto generale e scadere nello scontato. Un impianto maestoso fa quindi da contorno a voci femminili suadenti (Simone Simons, Amanda Sommerville), violino, pianoforte e la batteria sempre puntuale di Casey Grillo. Imperdibile la bonus track dell"edizione limitata "The Pendulous Fall" vero e proprio anello di congiungimento tra "The Black Halo" e "Ghost Opera". Gaston Leroux può fare sonni tranquilli.
Eternity (1995) Dominion (1997) Siége Perilous (1998) The Fourth Legacy (1999) Karma (2001) Epica (2003) The Black Halo (2005) Ghost Opera (2007) Poetry for the Poisoned (2010) Silverthorn (2012) Haven (2015) The Shadow Theory (2018) The Awakening (2023)