Preso in mano "2000 Just to Destroy" ho osservato attentamente la copertina, sono riportate le definizioni delle parole destroyer, destruction e destructive e in effetti non ci sono parole piu precise per definire il sound di questo cd. Le sonorità ricordano i Raging Speedhorn, con un pizzico di Slipknot e Scars Of Life, quindi potete capire come l’album esploda di cattiveria in ogni singolo bite. Tra chitarroni pesantissimi, bassi, e giri di grancassa impressionanti, riescono a trovare però anche spazio per la melodia e il cantante Gio riesce a farsi apprezzare sia con voce growl che pulita. Si parte con "Devour", cattiveria allo stato puro come "B Yourself", un altro pezzo pesantissimo e leggermente più veloce che ricorda vagamente i "Mushroomhead" di "Sun doesn"t rise". Si prosegue poi con "Violatech" che riesce a sposare un’intro di doppio pedale pesantissimo a una voce che si alterna senza freni. "2.0 JTD" stupisce con un improvviso pezzo di chitarra acustica e voce pulitissima, che riprende nuovamente con il sound originale, sulla scia dei grandi Opeth che passano dalla tempesta alla quiete e viceversa mentre "Values" é un perfetto mix e rappresenta ottimamente tutte le sfumatore dei "Biosystem55". Arriviamo a poi ad "Aura" ed "Everyday Tragedy", che portano la cattiveria al massimo, per poi scemare in "Think About", una Skit di piano e basso che ci introduce armoniosamente alla calma dell"ultima canzone dell"album,"Crystal", che conclude il cd in un sound completamente inaspettato, nell"assoluta pace. Forse un taglio troppo netto rispetto ai minuti precedenti.Tirando le somme, questo gruppo bolognere merita davvero grande considerazione.