Attendevo questa release con impazienza perchè da sempre amo quando il dub contamina i detriti di gruppi industriali. Facile pensare ai Godflesh di Justin Broadrick che raggiunsero risultati eccellenti con ‘Love And Hate In Dub’. Prima di chiudere in bellezza la sua carriera Al Jourgensen ha voluto centrare ancora una volta il segno e vincere un"altra sfida con i suoi Ministry lasciando che fossero John Bechdel (Fear Factory, Prong, Ascension Of The Watchers) e Clayton Worbeck (Revolting Cocks) a manipolare i pezzi di "Rio Grande Blood". Operazione riuscita alla grande con alcuni miraggi elettronici che si materializzano di fronte all"ascoltatore disturbandone la visuale ma lasciando penetrare nella sua psiche interrogativi inquietanti. Sorprendere è sempre stato l"atto letale più ricercato da Jourgensen, catturare la conseguenza e torturare l"immenso piacere a cui non è mai riuscito a sottrarsi. I circoli viziosi del Dubya Mix della title track oppure le stravolte "Fear Is Big Business" e "Lieslieslies" introducono spettri misogini imperanti quali "The Great Satan (What Would Satan Do ? Mix )" e "Palestina (72nd Virgin Mix)" che vi aumenteranno la pressione sanguigna fino a corrodere le vostre vene. In "Ass Clown" la voce di Jello Biafra sembra quella di un soldato zombie di Romero e vi assicuro che è solo l"inizio perchè già solamente ascoltando l"album due volte di fila scoprirere altri vicoli, labirinti, sensazioni viscide e oscure. Consigliato a tutti coloro che godono quando il male deturpa le macchine.