Album delizioso questo ‘Souvenirs D’Un Autre Monde’ che introduce la one-man band del francese Neige nel limbo dei migliori gruppi di avanguardia del momento. Proveniente dallo scenario black metal il compositore che ha dato vita al progetto Alcest si è distaccato ormai dalle proprie origini abbracciando atmosfere malinconiche e folk arrivando più volte a sfiorare i limiti dello shoegaze. Un disco imperdibile per chi ha amato i recenti episodi di Anathema e Ulver ma anche per coloro che stravedono per realtà nordiche quali Mùm, Sigur Ros e Leaves. Sei brani molto lunghi e dilatati che si adagiano sul timbro vocale di Neige lasciando che sia la sua voce a dettare il ritmo di un incedere spassionato e malizioso ma che trovano anche il tempo di evidenziare una dopo l’altra tutte le sfumature di una musica capace di volare ma anche di fissare ferma e livida il nulla che avanza. Il maestoso inizio di ‘Printemps Emeraude’, le distorsioni emotive di ‘Les Iris’ e la straordinaria evoluzione melodica di ‘Ciel Errant’ – vera perla dell’album e monumento alternativo dei nostri tempi – vi sapranno prendere con forza ma anche farvi sognare. Se per un attimo soltanto provate il desiderio di sottoporvi a melliflui ascolti di contorno a rovinose cascate sonore ‘Souvenirs D’Un Autre Monde’ è il piccolo grande capolavoro che fa per voi.