1. Weaving The Incantation 2. A Servant 3. Silent Waters 4. Towards And Against 5. I Of Crimson Blood 6. Her Alone 7. Enigma 8. Shaman 9. The White Swan 10. Black River 11. Sign (Bonus Track)
Songs
1. Weaving The Incantation 2. A Servant 3. Silent Waters 4. Towards And Against 5. I Of Crimson Blood 6. Her Alone 7. Enigma 8. Shaman 9. The White Swan 10. Black River 11. Sign (Bonus Track)
Un album da lacrime questo "Silent Waters". Come se la fulgida alba che dischiude quei laghi stagnanti e misteriosi avesse atteso la nostra malinconia prima di presentarsi. Una volta ritrovata la luce con l"ingresso in formazione del cantante Tomi Joutsen e del batterista Jan Rechberger gli Amorphis hanno dedicato anima e corpo alla creazione di un disco che rappresentasse la nuova era ma potesse competere se non superare gli antichi capolavori di una carriera invidiabile. Immediatamente si evince come l"evoluzione di "Eclipse" sia compiuta in arrangiamenti e struggenti soluzioni acustiche che riportano alla mente la glaciale bellezza di "Elegy". A contrastare questa predisposizione al cantato epico e pulito ci pensano i superbi passaggi di chitarra disegnati da Esa Holopainen che sembrano abbracciare gli Opeth di "Ghost Reveries" (l"opener "Weaving The Incantation" e la meravigliosa "Towards and Against"). Ma il subdolo scherzo che ci hanno tirato i finlandesi è solo all"inizio. Con il rituale scorrere delle canzoni l"immagine della copertina realizzata da Travis Smith comincerà lentamente a penetrare la vostra mente e a quel punto i giochi saranno fatti. L"epicità della title track, la ridondanza dell"organo in sottofondo, il growl selvaggio di Joutsen unito a vere e proprie cavalcate tra progressive e death ritaglieranno il sogno atmosferico di un"altra vita in quel Kalevala che avvolge il nucleo dell"album. La pace solamente sfiorata con "Her Alone" e "The White Swan" diviene lussuriosa armonia ("Enigma") o imprevedibile genialità ("Black River") prima che quel fiume che trasporta le anime dei defunti si tinga di rosso sangue di esseri umani che vivono senza saperlo ("Sign"). Il fascino di un viaggio sempre diverso tra i meandri del proprio incoscio e quello scenario distinguibile a mala pena nella foschia che gli scandinavi da sempre amano raccontare. Svelate al mondo quanto è bello questo disco.
1992 The Karelian Isthmus 1994 Tales From The Thousand Lakes 1996 Elegy 1999 Tuonela 2001 Am Universum 2004 Far From The Sun 2006 Eclipse 2007 Silent Waters 2009 Skyforger 2011 The Beginning Of Times 2013 Circle 2015 Under The Red Cloud 2018 Queen Of Time 2022 Halo