1. A Message To The Unknown 2. Guys Like You Make Us Look Bad 3. Higinia 4. Could Tell A Love 5. Rise Up 6. Times Like These 7. Pray 8. With Eyes Wide Shut 9. Wait For Tomorrow 10. Black Rose Dying 11. His Last Walk
Songs
1. A Message To The Unknown 2. Guys Like You Make Us Look Bad 3. Higinia 4. Could Tell A Love 5. Rise Up 6. Times Like These 7. Pray 8. With Eyes Wide Shut 9. Wait For Tomorrow 10. Black Rose Dying 11. His Last Walk
Sapete qual è il problema più evidente dei Blessthefall? Non solo la mancanza totale di originalità, ma, soprattutto, l’assoluta reticenza a tirare fuori un minimo di coraggio al momento di comporre i brani. Perché continuare ad affidarsi alla iterazione becera di un suono emo-core melodico e radio friendly dalle evidenti inflessioni screamo, quando potrebbero rischiare e metterci dentro qualcosa tale da far scattare nell’ascoltatore la molla dell’interesse e non solo rivolgersi a chi finirà, inesorabilmente, prima o poi, per stufarsi di sentire sempre le stesse e identiche sonorità. In un simile contesto ce ne facciamo ben poco di alcune mazzate new metal sparse in giro per il disco (di debutto), che - per la cronaca - producono i due pezzi migliori (‘Black Rose Dying’ e la title track), di qualche apparizione post punk, di momenti palesemente pop, della terribile versione acustica di ‘Rise Up’, di paradossi elettronico/contaminati come ‘With Eyes Wide Shut’ e persino di flirt con l’indie rock. A cosa serve tutto ciò se poi non viene approfondito e fatto emergere, ma rimane latente, perché a galla arriva la solita solfa? L’unica cosa positiva è un certo feeling romantico/britannico, ma non basta per salvare la band di Phoenix dall’oblio.