Cicli compositivi come gironi dell’inferno, battiti inumani scanditi dal gelido e chirurgico drummin’ di Tomas Haake. Un’introduzione sabbatica post industriale al nuovo album ‘Catch 22’ che uscirà tra poco. Un EP che si insinuerà nella vostra testa corrodendo le ultime celle cerebrali rimaste intatte. Una band che ha cresciuto al suo interno il seme dell'odio e assunto il controllo di una macchina di distruzione senza precedenti. L'influenza sempre più determinante dei Tool e un'intelligenza compositiva fuori dal comune e trasformano il malato concept di Fredrik Thordendal in un’implosione cyber tra il delirio sonoro e l’immensità di un progetto assolutamente unico e irripetibile. Solo loro avrebbero potuto pubblicare una traccia di ventuno minuti di questa portata. Un’immensa palla di fuoco sonora che rotola lasciando ciarpame in fiamme e liberando odio a ogni suo circolo vizioso. Rispetto a ‘Nothing’ il sound dei Meshuggah sembra essere evoluto ancora una volta appropriandosi della lezione totalmente di ‘Lateralus’ e fondendolo con una rilettura sempre più pressante e critica di album non certo dimenticati come ‘Destroy Erase Improve’ e ‘Chaosphere’. Il vostro inconscio, la vostra salute mentale, l’anima che si agita dentro di voi. Questo è ‘I’. Non certo per tutti..