-Core
Keep Telling Myself It's Alright
Ashes Divide
Island Records
Pubblicato il 24/04/2008 da Alessandro Cammilletti
Songs
1 'Stripped Away'
2 'Denial Waits'
3 'Too Late'
4 'Forever Can Be'
5 'Defamed'
6 'Enemies'
7 'A Wish'
8 'Ritual'
9 'The Stone'
10 'The Prey'
11 'Sword'
12 'Denial Waits' (Danny Lohner Remix)
Songs
1 'Stripped Away'
2 'Denial Waits'
3 'Too Late'
4 'Forever Can Be'
5 'Defamed'
6 'Enemies'
7 'A Wish'
8 'Ritual'
9 'The Stone'
10 'The Prey'
11 'Sword'
12 'Denial Waits' (Danny Lohner Remix)
Il ritorno di Billy Howerdel è uno di quelli che lascia il segno, vi mancavano gli A Perfect Circle? Ecco qui il loro naturale proseguimento. Il progetto "Ashes Divide" esordisce così con undici tracce che rimangono indelebili nella mente, anche se a dire la verità il singolo "The Stone" non mi aveva troppo convinto, ammiccava troppo a "Passive" e la sua eccessiva fruibilità radiofonica mi aveva fatto storcere il naso. "Keep telling myself It"s alright" è il classico disco che al primo ascolto lascia interdetti, ma con gli ascolti cresce a dismisura, la bellezza di lavori quali "Mer de Noms" e "Thirteen Step" è eguagliata in queste fantastiche composizioni. "Stripped Away" è il pezzo più complesso in assoluto dell"album, per certi versi il più Tool-oriented, "Denial Awaits" sembra quasi l"unione perfetta tra gli A Perfect Circle e i Dredg di "Catch Without Arms". Mi sento poi di segnalare tre ballate stupende quali "Deviate Too Late", "Forever Can Be" e il capolavoro finale "Sword", un trittico da brividi. L"unico dubbio che può correre all"ignaro ascoltatore è la prova vocale di Howerdel che pur non potendo reggere il confronto con Maynard James Keenan riesce comunque a difendersi benissimo lo stesso, regalando una prova intensa e discretamente eclettica. Nulla da eccepire sulla sua performance. Buy or die..
Ashes Divide
From Usa

Discography
[2008] Keep Tellin' Myself It's Alright