1.Blood Fire War Hate 2.Unleash 3.Paranoia 4.Warmageddon 5.War Ghost 6.Rough 7.Fall Of The Sycophants 8.Doom 9.For Those About To Rot 10.Touching The Void 11.Soulfly VI
Songs
1.Blood Fire War Hate 2.Unleash 3.Paranoia 4.Warmageddon 5.War Ghost 6.Rough 7.Fall Of The Sycophants 8.Doom 9.For Those About To Rot 10.Touching The Void 11.Soulfly VI
Sulla strada che porta alla riunione effettiva dei Sepultura i Cavalera Conspiracy hanno sferrato un colpo che i Soulfly non hanno saputo assorbire in tutta la sua potenza. Come un pugile che fatica a rialzarsi hanno dato alle stampe un album che non si discosta molto dal precedente "Dark Ages" con pregi e difetti simili ma soprattutto quell"alone malinconico che sono certo verrà presto tramutato in parole di conciliazione. La sudditanza di Cavalera per l"hardcore vecchio stampo di gruppi come i Discharge emerge fin dalle note iniziali ma in "Blood Fire War Hate" ci sono troppe distorsioni da studio perché si possa venire veramente travolti. Molto meglio nelle successive "Unleash" e "Paranoia" anche se per trovare il primo vero gioiello dobbiamo attendere "Rough" pezzo che sembra provenire dalle illuminate rovine di "Roots". "Fall Of The Sycophants" e "Doom" sono canzoni sentite e risentite ma che comunque hanno sempre la loro efficacia. Il talento di Marc Rizzo è poi sempre in evidenza e il suo sapere attendere il momento giusto per poi lanciare l"attacco a sorpresa e causare più danni possibili è senza dubbio una delle note liete dell"album. Il finale è contraddistinto dal tributo ai Black Sabbath "Touching The Void" e l"ennesimo capitolo della saga "Soulfly" che come al solito sfocia in commistioni tra metal grezzo e suoni tribali. In definitiva un album che non aggiunge e toglie niente alla carriera dei Soulfly e delude se confrontato al debutto del progetto dei due fratelli.