-Core
Rocket Science
Apoptygma Berzerk
Gun Records
Pubblicato il 20/03/2009 da Emanuele Biani
Songs
1.Weight of the World
2.Apollo (Live on Your TV)
3.Asleep or Awake
4.Incompatible
5.United States of Credit
6.Shadow
7.Green Queen
8.Butterfly Defect
9.s**t End of the Deal (State of Your Heart)
10.Rocket Calculator
11.Right
12.Pitch Black / Heat Death
13.Black versus White
14.Trash
Songs
1.Weight of the World
2.Apollo (Live on Your TV)
3.Asleep or Awake
4.Incompatible
5.United States of Credit
6.Shadow
7.Green Queen
8.Butterfly Defect
9.s**t End of the Deal (State of Your Heart)
10.Rocket Calculator
11.Right
12.Pitch Black / Heat Death
13.Black versus White
14.Trash
In un certo senso è curioso constatare come il nome degli Apoptygma Berzerk circoli nei dance floor alternativi da quasi vent’anni e la loro proposta musicale non sia mai stata fresca e vitale come oggi, quando più nulla ha da spartire con presunti locali gotici o velleitarie elite cibernetiche. La buona notizia è che Stephan Groth ed il suo talento sono ancora soli contro il mondo, risucchiati nello splendido paradosso di suonare modernamente retrò grazie ad una proposta che prende le mosse dall’alternative rock contemporaneo di Muse e Placebo, ma affonda le proprie radici nel pieno della new wave di fine anni ’70. In particolare, il recente capolavoro cinematografico ‘Control’ (qui recensito nella sezione Evolution-Movies) e le strazianti reminescenze di Ian Curtis devono aver pesato notevolmente sull’orientamento stilistico di questo album, se due brani magnifici come ‘Incompatible’ e ‘Butterfly Defect’ rievocano l’inarrivabile magia di classici sempiterni dei Joy Division quali ‘Isolation’ e ‘Atmosphere’. Eppure, nonostante la devozione con cui tributano un sincero omaggio ai loro maestri, gli AB si guardano bene dal rappresentare soltanto un nostalgico calligrafismo ultratrentennale. Anzi, ‘Rocket Science’ pesca a piene mani da fonti molto più attuali e relativamente sconosciute al grande pubblico, se si analizza il disco nell’evidente prospettiva di un potenziale commerciale enorme. Non stupiscano quindi i riferimenti nemmeno troppo velati a splendide realtà underground dei nostri tempi come Deadsy, The Birthday Massacre e Zeromancer (anch’essi norvegesi), gruppi meritevoli d’aver piegato a più moderne esigenze artistiche e sonorità decisamente pesanti il synthpop anni ’80 di New Order, Human League e Depeche Mode. In quest’ambito, l’approccio alla composizione di Groth rivela tutta l’esperienza di un leader navigato e sempre abile a citare senza scopiazzare, quasi chirurgico nella destrutturazione armonica di melodie immortali a cui vengono imposti arrangiamenti nuovi e spesso invasivi. In altre parole, gli AB mettono a frutto nel migliore dei modi la pluriennale lezione impartita da decine di remix, creando uno stile assolutamente peculiare dall’unione di molte altre correnti, com’è giusto che avvenga alla presenza di una personalità creativa tanto spiccata. ‘Rocket Science’ s’impone alla vostra attenzione come uno degli album più scintillanti di questo inizio 2009, a prescindere dai gusti individuali e dalla scarsa reperibilità del prodotto nella nostra disgraziata penisola, fate in modo che per una volta sia l’autenticità dell’ispirazione a trionfare.
Apoptygma Berzerk
From Norvegia

Discography
Soli Deo Gloria (1993)
7 (1996)
Welcome to Earth (2000)
Harmonizer (2002)
You and Me Against the World (2005)
Rocket Science (2009)
Exit Popularity Contest (2016)