-Core
The Incident
Porcupine Tree
Roadrunner Records
Pubblicato il 30/09/2009 da Emanuele Biani
Songs
CD 1 - The Incident

01. Occam’s Razor
02. The Blind House
03. Great Expectations
04. Kneel And Disconnect
05. Drawing The Line
06. The Incident
07. Your Unpleasant Family
08. The Yellow Windows Of The Evening Train
09. Time Flies
10. Degree Zero Of Liberty
11. Octane Twisted
12. The Seance
13. Circle Of Manias
14. I Drive The Hearse

CD 2

01. Flicker
02. Bonnie The Cat
03. Black Dahlia
04. Remember Me Lover
Songs
CD 1 - The Incident

01. Occam’s Razor
02. The Blind House
03. Great Expectations
04. Kneel And Disconnect
05. Drawing The Line
06. The Incident
07. Your Unpleasant Family
08. The Yellow Windows Of The Evening Train
09. Time Flies
10. Degree Zero Of Liberty
11. Octane Twisted
12. The Seance
13. Circle Of Manias
14. I Drive The Hearse

CD 2

01. Flicker
02. Bonnie The Cat
03. Black Dahlia
04. Remember Me Lover
Un incrocio attraversato da quattro differenti direzioni di marcia, una precedenza non rispettata per distrazione o incoscienza, una guida troppo incerta nella sua prudenza o troppo spericolata nella sua abilità. Ed esattamente al centro di confluenze tanto diverse e casuali avviene, inevitabile, l’Incidente. Lamiere accartocciate su sé stesse, schizzate via a decine di metri dall’impatto oppure incastrate nell’asfalto e fuse a caldo col metallo di altri veicoli. Un’essenza sonora definita nei materiali ma sottoposta alle continue reazioni chimiche dell’umore ed alle trasformazioni molecolari dell’ispirazione. Sedili di pelle pregiata o tessuto scadente, percorsi da mille arabeschi di sangue e lacrime, a lungo erosi dal monotono utilizzo quotidiano ed improvvisamente liquefatti dal fuoco dell’Arte. Soffocati nel groviglio biomeccanico, gemiti di morte imminente e le note di un’autoradio che riproduce impassibile i successi di Beatles e Pink Floyd, come per aggrapparsi un’ultima volta alla consuetudine di una vita che solo nella fine rivela tutta la propria eccezionalità. Una cosa è certa: per i Porcupine Tree questo disco rappresenta un rischio ben maggiore di quello paventato dalle accuse di stallo creativo e riciclaggio stilistico, con cui qualche buontempone eternamente insoddisfatto sta già inquinando la rete. ‘The Incident’, pur nella struttura elastica di concept album aperto all’ascolto dei singoli brani (al punto di relegare quelli non contestuali ad un secondo CD), fin dai primi ascolti suona come un colossale monumento alla variopinta carriera di Steven Wilson. Un’opera che sovrappone, interseca e contamina trasversalmente la sostanza artistica d’ogni sua esperienza sonora attraverso un perfezionamento formale ormai giunto al suo apice. Il recente episodio solista di ‘Insurgentes’ sembra aver costituito il punto di partenza almeno nell’approccio alla composizione, per un lavoro che riesce ad ostentare una paradossale omogeneità d’atmosfera nel momento stesso in cui attinge a piene mani dall’elegia melodica dei Blackfield e dall’elettronica soffusa dei No-Man, lasciando sullo sfondo la storia ultraventennale dei Porcupine Tree a stagliarsi come un immenso e misterioso monolite nero della conoscenza. Le citazioni più evidenti sono riservate alle tastiere eteree di ‘Stupid Dream’ ed alle bordate metalliche di ‘Fear Of A Blank Planet’, non a caso gli album che hanno aperto e chiuso la seconda fase di carriera della band, per intenderci quella che i puristi tacciano di commercialità fingendo d’ignorare l’istanza progressiva che la stessa definizione di questo genere musicale reca dentro di sé. ‘The Incident’ è dunque la cerimonia degli opposti per una band che ha sempre saputo conciliare con estrema naturalezza le influenze più lontane tra loro, la sontuosa autocelebrazione di uno stile che non si esaurisce con la semplice materia artistica da esso prodotta, un rischio enorme – come si diceva prima – soprattutto per la mancanza pressoché totale di spunti sonori abbastanza originali da lasciar intuire una loro prossima evoluzione. La qualità media delle canzoni, non c’è bisogno di sottolinearlo, resta quanto di meglio il panorama progressive rock mondiale sappia offrire attualmente, con buona pace di chi ama includere nella categoria gruppetti misconosciuti & masturbatori nella loro incomprensibilità di fondo. Nonostante ciò, per questi Porcupine Tree ormai giunti da tempo sulla vetta dell’Olimpo, da oggi in poi si pone il legittimo dubbio di spiccare definitivamente il volo verso orizzonti sconosciuti oppure, molto più modestamente, di cominciare la discesa sulla terra dei comuni mortali. In ogni caso, noi saremo qui ad aspettarli.
Porcupine Tree
From UK

Discography
On the Sunday of Life... (1991)
Up the Downstair (1993)
The Sky Moves Sideways (1995)
Signify (1996)
Stupid Dream (1999)
Lightbulb Sun (2000)
In Absentia (2002)
Deadwing (2005)
Arriving Somewhere.. (2006)
Fear Of A Blank Planet (2007)
The Incident (2009)
Closure/Continuation (2022)