Un"auto qualunque viaggia a velocità sostenuta e il paesaggio che siamo abituati a tenere nel nostro cuore è ricoperto dalla prima abbondante neve che questo inverno ci ha regalato. La musica sale dentro. Il disco cresce di minuto in minuto e sembra quasi di vivere un sogno. Sono i Black Crowes, non un gruppo qualunque. Nella loro controversa carriera hanno venduto qualcosa come venti milioni di dischi eppure l"energia e la carica che trasmettono le canzoni di "Before The Frost..." non sono inferiori a quelle di "Shake Your Money Maker" e "The Southern Harmony And Musical Companion" che hanno consacrato i corvi di Atlanta nel limbo delle rockstar internazionali. L"album è stato registrato in “presa diretta" nello studio di Woodstock di proprietà di Levon Helm davanti a un numero imprecisato di spettatori che accompagnano con i loro applausi il defluire dei brani. Impressionante lo stato di forma mostrato dai Chris e Rich Robinson che trascinano il loro collettivo musicale tra rimandi ai Deep Purple, agli Stones e infine agli Allmann Brothers. "Good Morning Captain" e "Been A Long Time" basterebbero a riscaldare l"animo dei fans più devoti e incuriosire i detrattori dell"ultima ora ma i Black Crowes sono molto di più e adesso che i live sono tornati quelli di una volta non è tempo di guardarsi alle spalle. Eccellente il contributo di Adam MacDougall e Luther Dickinson (North Mississippi All Stars) ma è Steve Gorman a sorprendere in un contesto che non esce dai consueti binari se non nella indie funk dance di "I Ain"t Hiding". Uno scherzo o poco più. "Kept My Soul" e "Make Glad" ci riportano alle radure del territorio sudista, dove il sole è un compagno di bevute e il freddo arriva quasi di soppiatto a rovinare i piani. Non è finita perché all"interno di "Before The Frost..." troverete una card con un codice che permette di scaricare dal sito ufficiale della band un secondo disco intitolato "Until The Freeze" con altre nove tracce registrate nella medesima session. Ecco allora "Garden Gate" e "Shine Along" toccare ancora quelle corde, strappare ancora quegli applausi e spingere il piede ancora più pesante sull"acceleratore. L"auto continua a correre veloce.