-Core
The Never Ending Way Of ORwarriOR
Orphaned Land
Century Media - Self
Pubblicato il 19/01/2010 da Emanuele Biani
Songs
[Part I: Godfrey's Cordial - An ORphan's Life]
01. Sapari
02. From Broken Vessels
03. Bereft In The Abyss
04. The Path Part 1 - Treading Through Darkness
05. The Path Part 2 - The Pilgrimage To Or Shalem
06. Olat Ha'tamid
[Part II: Lips Acquire Stains - The WarriOR Awakens]
07. The Warrior
08. His Leaf Shall Not Wither
09. Disciples Of The Sacred Oath II
10. New Jerusalem
11. Vayehi Or
12. M I ?
[Part III: Barakah - Enlightening The Cimmerian]
13. Barakah
14. Codeword: Uprising
15. In Thy Never Ending Way (Epilogue)
Songs
[Part I: Godfrey's Cordial - An ORphan's Life]
01. Sapari
02. From Broken Vessels
03. Bereft In The Abyss
04. The Path Part 1 - Treading Through Darkness
05. The Path Part 2 - The Pilgrimage To Or Shalem
06. Olat Ha'tamid
[Part II: Lips Acquire Stains - The WarriOR Awakens]
07. The Warrior
08. His Leaf Shall Not Wither
09. Disciples Of The Sacred Oath II
10. New Jerusalem
11. Vayehi Or
12. M I ?
[Part III: Barakah - Enlightening The Cimmerian]
13. Barakah
14. Codeword: Uprising
15. In Thy Never Ending Way (Epilogue)
Intorno alla metà degli anni novanta, c’è stato un periodo in cui certe etichette indipendenti europee (Century Media, Peaceville e Music For Nations in testa) sfornavano capolavori gothic metal con frequenza e regolarità quasi imbarazzanti. Il nuovo album degli Orphaned Land sembra un gioiello che quell’epoca ha dimenticato in fondo allo scrigno del tesoro, e non tanto per la rinomata lentezza con cui il gruppo israeliano ha sempre pubblicato gli episodi della propria discografia, quanto per una purezza artistica formale ed intrinseca che può riscontrarsi soltanto nei primi passi incerti di qualsiasi scena musicale. L’ispirazione prima del business, insomma, solo che in ordine d’importanza piuttosto che cronologico. Un’attitudine che scorre nelle vene del leader Kobi Farhi come lo sterminato patrimonio etnico mediorientale, decisivo nel concepimento e nello sviluppo di ogni singolo brano di ‘The Never Ending Way Of ORwarriOR’. Un disco che potrebbe essere ascritto a pieno titolo anche nei generi folk metal o progressive rock, ma naturalmente senza avere nulla da spartire con cori da birreria nordeuropea o sterili esibizionismi tecnici. Cattivo gusto ed autocompiacimento sono difetti a cui gli Orphaned Land sono estranei geneticamente, spinti nella loro ricerca metafisica da un’urgenza spirituale e culturale che forse trova un solo riscontro attendibile nell’intera storia del metal: ‘Elegy’ degli Amorphis. Un concept album sospeso tra sogno e realtà, un meraviglioso trip di ottanta minuti lungo i quali sembra di perdersi nel gran bazar di Istanbul o tra i vicoli di Gerusalemme, per poi ritrovarsi alle porte di una moschea o di una sinagoga senza alcun senso d’estraneità, ma con la medesima disarmante ammirazione. Sarebbe inutile descrivere melodie tanto eterogenee quanto coerenti stilisticamente, e addirittura presuntuoso addentrarsi con cognizione di causa nell’universo parallelo di liriche talvolta declamate in lingua madre. In fondo, anche la collaborazione di Steven Wilson dei Porcupine Tree al mixaggio diventa quasi una mera annotazione di cronaca, che concederà alla band adeguata visibilità in un panorama discografico ormai votato alla totale ignoranza delle forme più limpide di talento. Se vivessimo in un mondo perfetto, il Cammino Infinito Del Guerriero non potrebbe che concludersi nell’impianto stereo di ciascuno di noi.
Orphaned Land
From Israele

Discography
1994 - Sahara
1996 - El Norra Alila
2004 - Mabool
2010 - The Never Ending Way Of ORwarriOR
2013 - All Is One
2017 - Unsung Prophets & Dead Messiahs