1. Otherworld 2. Everything Remains As It Never Was 3. Thousandfold 4. Nil 5. The Essence Of Ashes 6. Isara 7. Kingdom Come Undone 8. Quoth The Raven 9. (do)minion 10. Setlon 11. Sempiternal Embers 12. Lugdūnon 13. The Liminal Passage
Songs
1. Otherworld 2. Everything Remains As It Never Was 3. Thousandfold 4. Nil 5. The Essence Of Ashes 6. Isara 7. Kingdom Come Undone 8. Quoth The Raven 9. (do)minion 10. Setlon 11. Sempiternal Embers 12. Lugdūnon 13. The Liminal Passage
Continuo a ritenere la creatura di Christian "Chrigel" Glanzmann una delle più avvincenti esperienze sonore in campo folk metal. Oltre a una fluida dinamica compositiva gli svizzeri hanno capito una cosa fondamentale. In certi ambiti non è sufficiente registrare in un bosco o riempire lo studio di strumentazione tradizionale per trasmettere atmosfere ataviche. Quando ci si confronta con retaggi medievali, celtici o pagani è soprattutto necessario sapere distinguere tutti gli input musicali e mixare nel migliore dei modi il risultato dello sforzo compositivo. Non a caso gli Eluveitie si sono rivolti a Colin Richardson (Machine Head, Slipknot) per l"album più crudo e diretto della loro carriera. "Everything Remains (As It Never Was)" è un viaggio epico nel limbo che intercorre tra il disordine mentale della società di oggi e l"integrazione con la natura che veniva posta in primo piano nella filosofia celtica. Rispetto a "Slania" le chitarre hanno guadagnato ulteriore spessore e le voci di Chriger, Anna Murphy e Meri Tadic si intrecciano in maniera saggia arricchite dall"esperienza acustica di "Evocation I - The Arcane Dominion ". La title track, il singolo "Thousandfold" e "Nil" costituiscono una parte iniziale da brividi con "Kingdom Come Undone" e "Quoth The Raven" pronti a ribadire poco dopo. Da segnalare la presenza di Thebon dei Keep Of Kalessin in "(do)minion" mentre "Sempiternal Embers" e "Lugdūnon" mostrano il lato più sperimentale e sfaccettato di un suono primordiale e gigantesco.