Eccellente ritorno per i Node diventati un quintetto con l"ingresso di Beppe Caruso al microfono e Andrea Caniato alla chitarra. I milanesi non hanno certamente variato la propria proposta che è sempre contraddistinta da un death metal ultratecnico con derive grindcore e richiami alla discografia dei Meshuggah. "In The End Everything Is A Gag" mostra un"ulteriore maturazione rispetto al precedente "As Good Kills" che pure aveva ottenuto buone risposte da parte della critica e del pubblico. Non sempre la ricerca del groove paga ma non si avvertono cali di tensione e l"incedere ritmico imposto da Marco Di Salvia è veramente notevole. Sufficiente la prova del nuovo cantante sicuramente più a suo agio nei pezzi tirati come l"iniziale "100% Hate" e "All My Faults". "When I Believed In God", "The Ocean" e "The Masks Of Life" potrebbero evolversi in qualcosa di veramente pericoloso dal vivo dove sappiamo che la band dà il meglio di sé. L’album è stato masterizzato da Goran Finnberg al Mastering Room Studio mentre l’artwork è stato curato da Seldon Hunt (Neurosis, Slowmotion Apocalypse).