Dopo anni passati nel silenzio e nella quasi inconsistenza di idee e proposte, la scena elettronica italiana che predilige le tendenze industriali e che contamina vigorosamente le proprie linee di rock meccanico e oscuro risale in superficie pronta a mettere in luce nuovi nomi da segnarsi e non dimenticare. Tra questi i Mallory Switch ci provano con un terzo album che segna il punto più alto della loro carriera e rappresenta una svolta definitiva. Si percepisce una voglia di sperimentare notevole, accostata ad una voce fuori dagli schemi tradizionali e accompagnata da synth mescolati a rock tendenzialmente ruvido e a pop melodico che fa da contraccolpo alle atmosfere oscure e rigide. "Business Television" ed "Evolution Machine" sembrano voler fondere l"attitudine di band come Garbage e Blondie a sonorità vicine a Depeche Mode e Nine Inch Nails, riuscendo in un combo artiolato e sperimentale. Ottime le esperienze di "No Evil", "Mumbling Time" e "Follow 8 Evolution Machine" dove la proposta compositiva di fonde alla voce incantevole di Audrey Lynch, che vocalizza, fraseggia e alterna linee melodiche costantemente. "Mallory" è un disco che mostra un"inquietudine profonda e una ricerca costante di stili e suoni.