Un ritorno solido e convincente quello dello storico gruppo italiano che si riconcilia con il proprio pubblico recuperando il concept di "Return To Heaven Denied" e offrendo nuovi spunti su una storia che dodici anni fa aveva rappresentato un classico della scena italiana e del power metal in generale. "Chance", "A Midnight Autumn"s Dream" e "In This Void" i pezzi migliori di un album che vede la ricomposizione della coppia formata da Carlo Andrea “Olaf Thorsen” Magnani, che produce il lavoro in un"ottica non distante da quella di "9 Degrees West Of The Moon" dei Vision Divine, e Roberto Tiranti tuttora una voce imperdibile per qualunque appassionato di musica heavy. Ottimo anche il lavoro dietro le pelli di Alessandro Bissa specialmente quando i brani rivelano influenze più prog ("Princess Of The Night" e "To Where We Belong"). In definitiva non possiamo che applaudire a questa ennesima prova di orgoglio e talento che conferma i Labyrinth ai primi posti di un movimento che ha avuto nel vecchio continente la sua massima diffusione e non accenna a morire.