01. Sacred Worlds 02. Tanelorn (Into The Void) 03. Road Of No Release 04. Ride Into Obsession 05. Curse My Name 06. Valkyries 07. Control The Divine 08. War Of The Thrones (Piano) 09. A Voice In The Dark 10. Wheel Of Time
Songs
01. Sacred Worlds 02. Tanelorn (Into The Void) 03. Road Of No Release 04. Ride Into Obsession 05. Curse My Name 06. Valkyries 07. Control The Divine 08. War Of The Thrones (Piano) 09. A Voice In The Dark 10. Wheel Of Time
Al momento di condividere le impressioni dei colleghi su questo album ho constatato una certa superficialità nell"approccio analitico che purtroppo è comune nella stampa italiana. Non c"è una sola recensione di quelle che ho letto in giro di "At The Edge Of Time" dove non si sottolinei come "Imaginations From The Other Side" e "Nightfall In Middle Earth" siano dischi irripetibili e che ogni sforzo della band sia inutile. Per quanto possa essere aderente alla realtà la prima affermazione partire da una premessa del genere significa a mio parere svilire il contenuto artistico di quattro musicisti che continuano a portare avanti un certo tipo di discorso musicale e compromettere quello che deve essere un giudizio oggettivo del valore di una manciata di canzoni. Per fortuna non tutti la pensano come alcuni giornalisti altrimenti i Blind Guardian si sarebbero già sciolti e due full lenght solidi come "A Twist In The Myth" e "At The Edge Of Time" non avrebbero mai visto la luce. La prima novità in casa dei tedeschi è quella di una orchestra a totale disposizione e partiture che non sono state intaccate dagli arrangiamenti. Un elemento chiave per non ripetere gli errori di "A Night In The Opera" e mantenere il raccordo col glorioso passato. "Sacred Worlds" è il pezzo più commerciale del disco e non a caso è stato scritto per un videogame e inserito all"inizio. Subito dopo "Tanelorn (Into The Void)" mostra un buon tiro ma allo stesso tempo un ritornello non all"altezza dei singoli passati e quindi un gradino inferiore alle aspettative. E" da "Road Of No Release" in poi che la voce di Hansi Kürsch comincia a farsi più consistente e le trame disegnate dalle chitarre di André Olbrich e Marcus Siepen più sofisticate. "Curse My Name" e "Control The Divine" rappresentano una prevedibile immersione nelle atmosfere medievali care agli autori eppure di certe cadenze non possiamo davvero fare a meno. Ancora più esaltanti "Vaklyries" e "Wheel Of Time" che confermano la qualità di un songwriting che ha saputo mantenersi fresco negli anni nonostante l"avvento di trend avversi e la crisi del mercato musicale. "At The Edge Of Time" è un album ambizioso che ha bisogno di numerosi ascolti per essere totalmente apprezzato. Quello che vi chiedo è di non farvi condizionare dalla nostalgia per i tempi che furono perché i Blind Guardian hanno ancora molto da dire e le nuove generazioni hanno estremamente bisogno di gruppi di tale caratura.
Battalions of Fear (1988) Follow the Blind (1989) Tales from the Twilight World (1990) Somewhere Far Beyond (1992) Imaginations from the Other Side (1995) Nightfall in Middle-Earth (1998) A Night at the Opera (2002) A Twist in the Myth (2006) At the Edge of Time (2010) Beyond the Red Mirror (2015) Legacy of the Dark Lands (2019) The God Machine (2022)