I profumi dell’estate hanno i rintocchi gotici dei Leaves' Eyes, la nuova rincarnazione sonora di Liv Kristine Espenaes per anni splendida voce narrante dei Theatre Of Tragedy, gruppo norvegese responsabile dell’evoluzione e della definizione dei contorni del gothic metal negli ultimi anni e tra i primi ad avere creduto nella fusione tra voci lascive femminili e sonorità decadenti e sinfoniche. Con suo marito Alex Krull e altri membri degli Atrocity, la cantante dai lunghi capelli biondi ha dato vita a un progetto che riporta alla mente sopratutto ‘Aegis’ e quelle delicate intepretazioni tra goth metal e atmosfere suadenti e che sembravano sgorgare dall’acqua infrante dei fiordi norvegesi tanto erano intatta nella loro purezza e bellezza. Dimostrando di non credere troppo nelle recenti evoluzioni synth-pop della sua band originaria, 'Lovelorn' si muove su territori di ispirazione più atmosferici con una struttura compositiva piu' lineare e un concept lirico shakesperiano che racconta un amore mistico tra due creature sognanti. 'Into Your Light' è un singolo abbastanza ruffiano per fare colpo ma anche ‘Norwegian Lovesong’ e la title track sono pezzi che hanno tutto per lanciare i Leaves’ Eyes nel limbo delle band che contano. Tra pergamene di suoni e ornamenti barocchi 'Lovelorn' è in definitiva il perfetto incrocio tra 'Pilot' di Kari (3rd And The Mortal) e ‘Enter’ dei Within Temptation.