Premesso che a mio parere con Zakk Wylde al suo posto "Scream" sarebbe stato un signor disco l"interruzione dei rapporti di lavoro con Ozzy Osbourne ha senza dubbio facilitato il chitarrista a mettersi alle spalle i problemi di salute e concentrarsi esclusivamente sulla sua band. "Order Of The Black" risulta un album solidissimo, capace di girare decine di volte su riff da capogiro e illuminare le indubitabili qualità tecniche dell"autore di "Book Of Shadows" e di Will Hunt che dietro le pelli non si fa certo mancare nulla. La celebre Bottle Cap Les Paul si distingue nelle fughe di "Crazy Horse", "Overlord" – che richiama avidamente il migliore Dave Wyndorf – e "Parade Of The Dead" inaugurano l"ascolto costringendo ad abbassare il volume per non disturbare la quiete pubblica. Il resto del materiale non è forse di pari livello ma si distribuisce comunque su standard più che sufficienti. Qualche ballata in meno non avrebbe fatto male all"economia del disco anche se "Darkest Days" e "January" hanno tutto per conquistare il vostro cuore di vecchi metallari amanti delle melodie più southern e blues. La sua voce roca non dispiace e le note scorrono via in una costante ricerca di epicità che non si è svilita nonostante l"heavy metal band statunitense abbia messo alle spalle otto lavori in studio.