Sono mesi che Trevor Phipps grida al mondo le qualita' di 'Darkness In The Light' definito il migliore disco del gruppo del Massachusetts dai tempi di 'The Oncoming Storm'. Nonostante le indubbie doti dei musicisti in questione ho l'impressione che guardare al passato non possa portare risultati positivi considerato lo stato di stallo del movimento metalcore. Adam Dutkiewicz (Killswitch Engage) e Mark Lewis (The Black Dahlia Murder) illuminano le dinamiche di 'Ruination Of The Lost' e 'Shadows Of Light' dopo una partenza dedicata agli Iron Maiden. Justin Foley prende il posto di Derek Kerswill dietro le pelli e svolge il suo compito secondo le regole eppure i momenti davvero intriganti risultano pochi. 'Arise The War Cry' rappresenta sicuramente l'apice compositivo di un full lenght che non fara' perdere l'appoggio del pubblico che li ha sempre sostenuti ma non possiede quei tratti vincenti che sono assolutamente necessari per invadere nuovi confini. 'Equinox', 'Overcome' e 'Disillusion' potrebbero essere scambiati senza problemi con tre pezzi a caso di un capitolo della discografia dei Killswitch Engage. Troppo poco per distinguersi veramente.