Una mazzata nei denti questo terzo full lenght della formazione di Boston. Non vi aspettate la solita proposta monocorde proveniente dal Massachusetts perche' quello in cui vi imbatterete e' una mistura micidiale tra thrash e technical death che si sbarazza facilmente del passato irridendo i risultati raggiunti con 'Empire Of The Obscene' e 'Existence Is Futile'. Quasi fosse una mannaia, la voce di David Davidson spezza a meta' le pazzesche linee ritmiche del quartetto che riportano alla mente lo straordinario feeling instauratosi tra Nick Menza e Dave Ellefson in occasione di capolavori dei Megadeth come 'Rust In Peace' e 'Countdown To Extinction'. 'Cradle Robber' e 'Dissolution Ritual' esaltano una tecnica mostruosa che non viene mai finalizzata alla sola esibizione. Non ci troviamo a nessuna sfilata e non c'e' la minima intenzione di assurgere al ruolo di feticci per le adolescenti prestate al metal da chissa' quale programma televisivo. Al contrario le venature thrash rendono piu' letale l'incedere inesorabile delle bordate death che caratterizza 'Conjuring The Cataclysm' e 'The Watchers'. Quando arriverete a 'Dehtroned' e la coppia formata da Phil DuboisCoyne e Anthony Buda vi trascinera' nei meandri tra jazz, prog e mathcore vi sarete abituati alla loro violenza compulsiva e non ci farete piu' caso. Scordatevi quanto ascoltato fino adesso in ambito estremo perche' 'Chaos Of Forms' rasenta la perfezione e spazza via la concorrenza con una facilita' impressionante. La rilettura di 'Pull The Plug' dei Death, apparsa su Decibel Magazine, ci aveva avvisato sulla presenza di un'entita' sonora in formidabile evoluzione. Adesso tocca a noi vedercela direttamente con il male.