Stavolta sono rimasto a bocca aperta anche io. Madonna subisce il fascino dell"elettronica e realizza non solo il suo più bell"album di sempre ma un disco che segna un passaggio importante se non una vera e propria svolta per una scena che deve affrontare il declino del big beat e appare ingolfata dai nuovi standard dei remix. Per fare questo si affida al genio di William Orbit e alla sua innata capacità di dare ritmo e sostanza a semplici ritornelli pop trasformandoli in stupende canzoni senza età. "Sky Fits Heaven" e "Nothing Really Matters" (imperdibile il remix di Kruder & Dorfmeister) trasferiscono il suo passato spesso ingombrante su tessuti cari alla Bristol music e ai Leftield tracciando un legame immaginario tra generazioni, falsi profeti e illusioni mal servite che in questo caso diventano sogni e visioni, non ci crederete anche dark. L"Oriente e" dietro l"angolo eppure certi suoni sono così maledettamente inglesi e trascinanti. Mettetevi l"animo in pace perchè non saprete resistere al richiamo della title track e finirete anche voi negli ordinari dancefloor a ballare questo disco. "Frozen" e "The Power Of Goodbye" ammaliano per straordinaria capacità di sintesi di tutti quegli elementi che sanno scatenare emozioni e quei ricordi che ci fanno sorridere. Un raggio di luce illuminera" il vostro volto. Tutto attorno atmosfere funebri, guerre, delusioni e insoddisfazione. Poco importa perchè Madonna ci regala la sua versione più grande..