-Core
Earth Blood Magic
Kontinuum
Candlelight Records
Pubblicato il 30/07/2012 da Lorenzo Becciani
Songs
1 Endgame
2 Steinrunninn skógur
3 Moonshine
4 Strange Air
5 Lightbearer
6 City
7 Lýs milda ljós
8 Red
9 Í Gljúfradal
Songs
1 Endgame
2 Steinrunninn skógur
3 Moonshine
4 Strange Air
5 Lightbearer
6 City
7 Lýs milda ljós
8 Red
9 Í Gljúfradal
Per molti anni ho nutrito il desiderio di scoprire un gruppo metal islandese che riuscisse a trasmettermi le stesse sensazioni che provo per la terra di ghiaccio. I Sigur Rós restano un'esperienza sonora inimitabile ? e tra l'altro con 'Heima' hanno veramente raggiunto il connubio perfetto tra la loro proposta e i luoghi dove sono nati ? ma avevo bisogno di qualcosa di più vicino ai miei ascolti abituali. Ecco allora venirmi incontro i Kontinuum, progetto nato dalle ceneri dei Potentiam ? il cui debutto vuole il caso venne prodotto da Jón Þór Birgisson ? e dedito ad un post black metal atmosferico ricco di sfumature epiche. Dapprima ho percepito una sostanziale vicinanza artistica con Ghost Brigade e Insomnium ovvero gruppi che hanno cercato di rileggere in chiave moderna la lezione del movimento death metal melodico sviluppatosi negli anni novanta. Al posto dei ricami gotici delle band in questione 'Earth Blood Magic' è tagliato in frammenti di rara precisione da gelidi stralci ambient che trasmettono una sensazione di pesante distacco con il resto del mondo. Al fianco del leader Birgir Thorgeirsson troviamo un chitarrista dal passato hardcore come Ingi Þór Pálsson ? membro dei leggendari I Adapt ? e questo la dice lunga sulle potenzialità stilistiche di un progetto che non ha sicuramente ancora manifestato tutta la sua fame artistica. Si parte fortissimo cone 'Endgame' e 'Steinrunninn Skógur' che svelano immediatamente l'elitarietà di un suono di derivazione estrema e mostrano una preparazione tecnica fuori dal comune. Segue la travolgente 'Moonshine' e quel verso ridondante ?my soul is sinking, my soul is sinking..? che martella morboso la mente richiamando alla memoria capolavori come 'The Great Cold Distance' dei Katatonia o 'A Fine Day To Exit' degli Anathema. Il tutto è in ogni caso ricoperto di ruggine come se fosse stato lasciato a marcire per anni all'umido. Coltivato in un cuore avido di speranza e adesso pronto a colpirci con una serie di coltellate letali. 'Strange Air' e 'Lightbearer' danno la misura della capacità di ritagliare atmosfere struggenti in un contesto dominato dall'oscurità mentre 'City' è la descrizione perfetta di quello che mi aspetto di trovare a Reykjavik vale a dire un'aria totalmente diversa dalla nostra ed un paesaggio in grado di rendere come il marmo l'anima di chi lo affronta. 'Lys Milda Ljós' e 'Red' introducono una parte finale da brividi con la sezione ritmica formata da Engilbert Hauksson e Kristján B. Heiðarsson che supporta un crescendo vocale impressionante. Il colpo di genio è rappresentato dal pianoforte di 'Í Gljúfradal' ma ogni singolo istante è magico e sono del parere che la definizione ?structured occult ambient noise?, utilizzata dalla band per trovare una sparuta collocazione alla propria urgenza espressiva, debba essere considerata uno stimolo ad analizzare con grande attenzione tutte le sfumature di questo esordio discografico. Con riferimento a tutto ciò che non presenta interruzione della continuità.
Kontinuum
From Islanda

Discography
Earth Blood Magic (2012)
Kyrr (2015)
No Need To Reason (2018)