Il successo ottenuto in questi ultimi anni dagli svizzeri li ha portati a divenire un punto di riferimento assoluto per il movimento folk metal con conseguente interesse da parte della loro etichetta discografica a proporli il più spesso possibile su un mercato povero di entrate. Questo per precisare fin da subito come 'The Early Years' sia tutt'altro che indispensabile. Il desiderio di riproporre il mini autofinanziato 'Vên' a tutti coloro non fossero riusciti a trovarne una copia si scontra con la scarsa necessità di rimasterizzare 'Spirit'. 'Uis Elveti' e 'Jezaig' sono un esempio mirabile del mix tra folk celtico, thrash e melodic death che caratterizzò un esordio ricco di aspettative e registrare nuovamente le sei tracce con la line-up attuale e suoni moderni rende merito al coraggio di allora. A splendere più di tutte è 'Lament' che in quattro minuti scarsi mostrava una visione musicale già matura da parte di Chrigel Glanzmann. Anche per quanto concerne il full lenght si è cercato di aggiustare produzione e mutare leggermente gli arrangiamenti in ottica metal. Il risultato esalta l'epicità di 'Your Gaulish War' e 'The Endless Knot' ma alla fine stanca un po'.