Il progetto parallelo di Maurizio Iacono dei Kataklysm convince sotto tutti gli aspetti e il concept sul feroce e sanguinario imperatore romano si addice al mix tra epic e death metal proposto. Ancora più che in 'Romulus' le liriche supportano imponenti stacchi di chitarra e risvolti melodici nei quali il tastierista Jonathan Leduc, che ricordiamo con Profugus Mortis e Blackguard, è assoluto protagonista ('Per Oculus Aquila'). Il risultato non tradisce le attese e raramente sfocia nel black o nell'ultratecnico come in altri dischi della band principale. Jean-Francois Dagenais si supera in 'Burned To Serve As Nocturnal Light' e la presenza di diversi ospiti arricchisce l'ascolto con spunti di varia natura che non cadono mai nel banale. 'Divide Et Impera' viene impreziosita dalla bella voce di Mariangela Demurtas dei Tristania ma spicca pure il contributo di Francesco Artusato degli All Shall Perish, Stefan Fiori dei Graveworm e Seth Siro Anton dei Septic Flesh, che si è occupato anche dell'artwork. 'Teutuborg (Ambush Of Varus)' e 'Once Were Romans' le gemme oscure di un disco godibile e ricco di sorprese. ?On this glorious day, I declare Gaius Augustus Germanicus emperor of Rome!?