-Core
Silverthorn
Kamelot
SPV - Audioglobe
Pubblicato il 30/10/2012 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Manus Dei
02. Sacrimony (Angel of Afterlife)
03. Ashes to Ashes
04. Torn
05. Song for Jolee
06. Veritas
07. My Confession
08. Silverthorn
09. Falling Like the Fahrenheit
10. Solitaire
11. Prodigal Son
12. Continuum
Songs
01. Manus Dei
02. Sacrimony (Angel of Afterlife)
03. Ashes to Ashes
04. Torn
05. Song for Jolee
06. Veritas
07. My Confession
08. Silverthorn
09. Falling Like the Fahrenheit
10. Solitaire
11. Prodigal Son
12. Continuum
Il decimo lavoro in studio degli americani segna una svolta decisiva in una carriera ricca di soddisfazioni. Oltre a proporre una versione aggiornata di uno stile consolidato nel tempo 'Silverthorn' segna infatti l'esordio al microfono di Tommy Karevik scelto come sostituto di Roy Khan. L'eredità dell'ex Conception era sicuramente pesante e se Thomas Youngblood avrà preso la decisione giusta lo sapremo tra qualche mese ma l'impatto con il cantante proveniente dai Seventh Wonder non è dei migliori. Anche se il concept non lo aiuta ? costringendolo spesso a passaggi baritonali che sembrano più adatti ad un musical che ad un disco metal - la sua voce appare eccessivamente melodica e sdolcinata per quelle che sono sempre state le caratteristiche pregnanti del suono della band. La storia è quella di una ragazza di nome Jolee che muore tra le braccia dei due fratelli gemelli. Segreti, tradimenti e vicende di dubbia moralità accompagnano la narrazione ambientata nel diciannovesimo secolo. Un po' per accontentare i fans ed un po' per non far ricadere troppe pressioni sul nuovo arrivato il chitarrista ha invitato diversi special guests che rendono più vario e musicale l'album. Elize Ryd degli Amaranthe illumina 'Veritas' e ' Falling Like the Fahrenheit' mentre Alissa White-Gluz dei The Agonist mostra di trovarsi in uno stato di grazia esaltando i contrasti armonici della terza parte di 'Prodigal Son'. Entrambe si ritrovano in uno dei brani migliori dell'opera - 'Sacrimony (Angel Of Afterlife)' - che insieme alla title track riporta alla mente i risultati ottenuti con 'Ghost Opera'. Eccellente la prova di Sean Tibbetts che si intreccia a meraviglia con Casey Grillo mentre le tastiere di Oliver Palotai sono affossate dalla solita produzione stantia di Sascha Paeth. In chiusura 'Continuum' gioca con il tema di 'Assassins Creed: Revelations' dimostrando che la creatività in ambito symphonic metal ha raggiunto i minimi storici.
Kamelot
From USA

Discography
Eternity (1995)
Dominion (1997)
Siége Perilous (1998)
The Fourth Legacy (1999)
Karma (2001)
Epica (2003)
The Black Halo (2005)
Ghost Opera (2007)
Poetry for the Poisoned (2010)
Silverthorn (2012)
Haven (2015)
The Shadow Theory (2018)
The Awakening (2023)