Mentre Steven Wilson sta lavorando con Alan Parsons al successore di 'Grace For Drowning' i Porcupine Tree danno alle stampe un nuovo live contenente la spettrale esibizione al Riviera di Chicago durante la quale è stato riproposto per intero l'ultimo lavoro in studio intitolato 'The Incident'. Rispetto ad altre testimonianze live quali 'Atlanta' e 'Anesthetize' la registrazione è molto più cruda ed il mixaggio esalta chitarra e batteria più di qualunque altro strumento. Un po' come in 'Warszawa' si ha l'impressione che la band inglese sia davvero davanti ai nostri occhi e le straordinarie versioni di 'The Blind House', 'Drawning The Lines' e 'Time Flies' valgono da sole l'acquisto. A non cambiare è invece la fotografia di Lasse Hoile che rende imperdibili le immagini del dvd allegato. Personalmente credo che nessun musicista di tutti quelli con cui ha collaborato Steven Wilson sia riuscito a comprendere a fondo la sua opera come il danese e quando i due artisti incrociano le proprie strade gli appassionati di prog non possono che goderne. Non fosse sufficiente nel secondo disco troverete due momenti topici del concerto sold out che gli autori di 'In Absentia' e 'Fear Of A Blank Planet' hanno tenuto alla storica Royal Albert Hall di Londra. 'Even Less' e 'Arriving Somewhere But Not Here' lasciano ammutoliti per il trasporto emotivo che la chitarra e la voce di Steven Wilson riescono a costruire nota dopo nota. In attesa di sapere quali saranno le mosse future e se le richieste di un album prog vecchia maniera verranno accontentate 'Octane Twisted' saprà convincervi ancora una volta.