In questi anni i californiani hanno ottenuto notevole successo in patria senza riuscire però ad esportare in maniera consistente la loro proposta su altri mercati. La tendenza potrebbe invertirsi con l'uscita di questo album che ha davvero tutto quello che serve per spaccare il culo dovunque e regalare ulteriore credibilità ad un collettivo che sa esattamente il significato del termine intrattenimento ma non per questo evita di sfoggiare la tecnica. La crescita è stata esponenziale a partire dal debole 'The Way Of The Fist' e 'The Wrong Side Of Heaven..' appare l'esatta prosecuzione di quanto offerto con l'accattivante 'American Capitalist' al quale sono state aggiunte una produzione ancora migliore e tante dosi di esperienza. L'album parte forte con il primo singolo 'Lit Me Up' che vede la partecipazione di Rob Halford dei Judas Priest esattamente come accaduto con 'Rated R' dei Queens Of The Stone Age. Non sappiamo se è un caso ma di sicuro porta bene perché le chitarre di Zoltan Bathory e Jason Hook hanno la possibilità di mettersi subito in mostra con l'arrogante 'Watch You Bleed'. 'I M Sin' sembra un bastardo mix tra Disturbed e Slipknot, la cover di ?Mama Said Knock You Out? di L.L. Cool J con Tech N9ne è un'apertura sostanziale alla musica nera mentre le altre collaborazioni con Max Cavalera, Jamey Jasta e Maria Brink servono soprattutto ad esaltare le qualità di Ivan Moody. Il frontman non se la passa certo male. Alza il volume quando serve e cerca un approccio estremamente melodico il più delle volte riuscendo a bilanciare il contributo di chitarre e percussioni.