Un titolo come 'Atoms & Emptiness? dimostra ampiamente il mood con cui è stato composto questo album ma sono del parere che ci siano anche altre riflessioni da compiere. La prima è che con tutta probabilità il produttore tedesco si è stancato di essere catalogato come ebm e dal punto di vista artistico nutre il desiderio di sperimentare su altri territori. Un limite non più sostenibile considerato per giunta che il mercato ha affossato in maniera definitiva il genere precludendone la seppure scarsa visibilità ottenuta in passato. La seconda è che 'Black Friday' ha lasciato il segno ed il songwriting appare più maturo e vario con ballate glaciali ed improvvisi stacchi future pop che si intrecciano con le tipiche club hits da pompare a tutto volume nei sempre meno numerosi dancefloor alternativi. Le micidiali 'Stand Up' e 'When The Freaks Come Out' mantengono il legame con il passato mentre 'Every Hour Kills', scritta insieme a Daniel Myer, è il segnale che qualcosa sta mutando inesorabilmente. I retaggi industriali di 'You Can't Resist' e 'Through This Pain (You Heal)' si affiancano ad una produzione che ha puntato sugli incastri vocali rischiando una trasportabilità live più complessa. Le prossime date ci diranno se abbiamo visto lontano ma la sensazione è che Faderhead sia ad una svolta e che il suo settimo lavoro in studio possa essere davvero quello della consacrazione.