In attesa del ritorno degli Orgy il fratellino minore di Rob Zombie ci riporta sulla sua navicella alla ricerca di qualche galassia da esplorare e finalmente riesce a regalarci una manciata di canzoni di spessore. Per carità tutte uguali, immerse nel calderone tra sci fi, techno, industrial e metal che ama fin da quando ha mosso i primi passi nel mercato musicale ma almeno costruite su ritornelli che rimangono in testa. Dopo un'avvincente inizio di carriera infatti la sua creatura si è smarrita pubblicando un album più inutile dell'altro e ricevendo di contro la più totale indifferenza. Non credo che 'Builders Of The Future' possa invertire tale sorte ma l'iniziale 'Invade, Destroy, Repeat' mette subito di buon umore ed i giganteschi riff sintetici di 'We Want It All' evocano il folle approccio di 'Tonight the Stars Revolt!'. Qualche minuto e 'How To Be Human' e 'Live It Up Before You're Dead' citano i White Zombie ed il cerchio si chiude come prevedibile. In ogni caso i vostri neuroni ringrazieranno e per una volta non ci sarà da rimpiangere una produzione moscia o una line-up instabile. Curiosità vuole che, dopo un'operazione di auto-finanziamento di discreto successo, la band si sia rivolta al manager Andy Gould ed alla sua nuova etichetta, sussidiaria della Universal, di recente attiva con 'Venomous Rat Regeneration Vendor' ma anche 'Super Collider' dei Megadeth e l'esordio dei Kobra And The Lotus. 'I Can't Fucking Hear You'. Non vorrei ricordartelo Spider One ma sei nello spazio.