-Core
Omnipresent
Origin
Agonia Records
Pubblicato il 07/07/2014 da Lorenzo Becciani
Songs
01. All Things Dead
02. THRALL:FULCRUM:APEX
03. Permanence
04. Manifest Desolate
05. Absurdity Of What I Am
06. Source Of Icon O
07. Continuum
08. Unattainable Zero
09. Redistribution Of Filth
10. Obsolescence
11. Malthusian Collapse
12. The Indiscriminate
13. Kill Yourself
Songs
01. All Things Dead
02. THRALL:FULCRUM:APEX
03. Permanence
04. Manifest Desolate
05. Absurdity Of What I Am
06. Source Of Icon O
07. Continuum
08. Unattainable Zero
09. Redistribution Of Filth
10. Obsolescence
11. Malthusian Collapse
12. The Indiscriminate
13. Kill Yourself
?Un disco degli Origin e' qualcosa che colpisce a freddo, diventa pesante da spostare dalle proprie membra e poi finisce per passare dimenticato per chissa' quale assurda regola del mercato.? Così avevo iniziato la recensione di 'Entity' e, detto tra me e voi, non mi sento di proporre alcuna variazione perché è esattamente quello che si prova quando si inserisce 'Omnipresent' nel lettore cd. Con gli anni il gruppo ha aumentato a dismisura la consapevolezza nei propri mezzi, anche grazie ad un feedback estremamente positivo ricevuto da pubblico e critica, e reso più risoluto il proprio approccio compositivo. Siamo al cospetto di un coacervo tra tecnica, futurismo e valori metal. Un mostro maligno che si muove alla ricerca dell'ascoltatore, che prima o poi lo raggiunge, lo immobilizza e porta a termine il suo destino. 'All Things Dead' e 'THRALL:FULCRUM:APEX' marcano un inizio orrorifico tra gli scream assurdi dell'ex Skinless Jason Keyser e le forsennate divagazioni percussionistiche di John Longstreth che nel frattempo si è tolto lo sfizio di partecipare alla registrazione di un masterpiece come 'Colored Sands' dei Gorguts. Ogni fulminante stacco chitarristico, ogni singola parte di batteria è calibrata come una fucilata al cuore e l'effetto ?scenico? non è mai oltremodo finto o computeristico. Al contrario il mixaggio di Robert Rebeck è molto più live di quanto ci si potesse attendere e tracce quali 'The Absurdity Of What I Am', 'Source Of Icon O' e 'Unattainable Zero' impiegheranno meno che zero a diventare dei classici. 'Redistribution Of Filth' sembra una versione brutalizzata dei Pantera di 'Far Beyond Driven' mentre la cover di 'Kill Yourself' dei S.O.D. è un chiaro tributo alla vecchia scuola thrash da cui tutti siamo passati.
Origin
From USA

Discography
Origin (2000)
Informis Infinitas Inhumanitas (2002)
Echoes of Decimation (2005)
Antithesis (2008)
Entity (2011)
Omnipresent (2014)
Unparalleled Universe (2017)