Agli Origamibiro il significato comune che ruota attorno al concetto di band va quantomeno stretto, è solo uno dei molteplici aspetti artistici che si cela dietro il trio composto dal compositore di soundtrack Tom Hill, dal visual artist Jim Boxall (aka The Joy Of Box) e dal polistrumentista Andy Tytherleigh. Menti radicalmente diverse e complementari per un collettivo multisensoriale che, nato nel 2007 come progetto personale del solo Hill, con questo quarto lavoro in studio ? il primo per la Denovali che tuttavia con l?occasione ha magistralmente riproposto in quadruplo vinile o triplo cd tutta la passata produzione degli albionici - è arrivato ad essere una colonna portante e un punto di riferimento, della sperimentazione allargata, usata come tramite per scavalcare la distinzione tra ciò che è possibile ascoltare, toccare, vedere. 'Odham?s Standard' non è l?apice manifesto dell?espressione dei nostri, è un tassello che attraverso i suoi connotati hi e lo-fi, moderni e classici allo stesso tempo ed imprescindibilmente legati ai temi cari della tradizione cinematografica, si ancora nella nostra mente, in profondità, lasciando immaginare quella mescolanza di stimoli che sia a livelli di percezione che di produzione i tre di Nottingham mettono in scena durante le loro live performance, realizzate come vere e proprie istallazioni interattive. Se il ticchettio di un?antica macchina da scrivere è inteso come generatore di suoni allora può fondersi con i synth loop e la strumentazione acustica, tanto quanto il violoncello di Tytherleigh può nascondersi timidamente dietro alle enormi pellicole fotografiche del 1920 della fotografa degli spiriti Ada Deane, rintracciate chissà dove da Jim, che cercano di testimoniare la presenza soprannaturale di quelle anime che non ci sono più eppure continuano a camminarci accanto.