-Core
Aurora
Ben Frost
Mute
Pubblicato il 18/08/2014 da Lorenzo Becciani
Songs
1. Flex
2. Nolan
3. The Teeth Behind Kisses
4. Secant
5. Diphenyl Oxalate
6. Venter
7. No Sorrowing
8. Sola Fide
9. A Single Point Of Blinding Light
Songs
1. Flex
2. Nolan
3. The Teeth Behind Kisses
4. Secant
5. Diphenyl Oxalate
6. Venter
7. No Sorrowing
8. Sola Fide
9. A Single Point Of Blinding Light
'Dark Side Of The Moon' dei Pink Floyd è universalmente riconosciuto come il capolavoro assoluto della musica rock, è stato inviato nello spazio ed incluso tra i simboli culturali sepolti in modo da essere tramandati alla generazioni future. Se dovessi scegliere un'altra band che potrebbe avere seguito un processo evolutivo simile, sia musicalmente sia nel rapporto intrinseco con il proprio pubblico, probabilmente punterei su Sigur Rós. Ma se dovessi presentare a qualcuno un simbolo della musica di oggi, qualcosa che contenga sia l'eccitazione dell'elettricità che il senso di vuoto trasmesso dal buio o ancora l'animosità della dance, allora non avrei alcun dubbio e farei ascoltare questa rara meraviglia di arte moderna. Recensenso 'Aurora' perde significato infatti parlare solo di musica perché il compositore australiano, da tempo trasferitosi a Reykjavik, con il passare degli anni ha saputo procedere oltre una mera sistemazione di beat ed accordi. Il suo legame soggetto-oggetto con le macchine è del tutto singolare e la componente ambient taglia a metà i brani, li rende immortali ed allo stesso tempo glaciali. Dopo avere scritto le colonne sonore di 'Sleeping Beauty' di Julia Leigh e 'Djúpið' di Baltasar Kormákur ha voluto andare oltre e dare alle stampe la sua opera più cinematica e cosmica. Prima di tutto 'Aurora' spaventa per la sua impressionante vicinanza alle partiture classiche ed in questo mi riallaccio all'introduzione e l'apporto di Valgeir Sigurðsson e Tim Hecker potrebbe avere avuto un peso importante. Inoltre è l'album più percussivo e multisfaccettato della carriera di Ben Frost. Per la batteria ha chiamato al suo fianco Greg Fox dei Liturgy e Thor Harris degli Swans mentre le registrazioni si sono svolte tra il Congo , New York e la capitale islandese. 'Secant', 'Nolan' e 'Venter' sono le tre gemme incastonate in questa struttura dalle molteplici fattezze. Minimalismo, sperimentazione, field recordings, idm. E l'assenza di voci non si percepisce mai come un difetto.
Ben Frost
From Australia

Discography
Music for Sad Children (2001)
Steel Wound (2003)
School of Emotional Engineering (2004)
Theory of Machines (2007)
By the Throat (2009)
The Invisibles (2010)
Sólaris (2011)
Sleeping Beauty (2011)
Black Marrow (2013)
Far (2013)
A U R O R A (2014)
V A R I A N T (2014)
The Wasp Factory (2016)
The Centre Cannot Hold (2017)