01. Exiled In Flesh
02. The Blasphemous Psalm To The Dummy God Creation
03. Veins
04. Blood Mantra
05. Nest
06. Instinct
07. Blindness
08. Red Sun
09. Moth Defect
Songs
01. Exiled In Flesh
02. The Blasphemous Psalm To The Dummy God Creation
03. Veins
04. Blood Mantra
05. Nest
06. Instinct
07. Blindness
08. Red Sun
09. Moth Defect
In sostanza le costanti che hanno caratterizzato la carriera dei polacchi possono essere ridotte a due. La prima, dovuta purtroppo anche ad eventi tragici, è l'instabilità di formazione che ha impedito di compiere il salto di qualità quando pareva il momento propizio. La seconda un approccio compositivo in continua evoluzione che ha impedito di pubblicare il medesimo album in più occasioni. E' doveroso concedere questo merito a Wacław 'Vogg' Kiełtyka che non si è mai guardato alle spalle e, consapevole delle proprie possibilità, ha superato qualsiasi ostacolo con il pensiero fisso sull'orizzonte. Nonostante la produzione di Wojtek e Sławek Wiesławscy sia da tempo standardizzata, 'Blood Mantra' è un viaggio negli oscuri meandri dello sconforto e della dissociazione mentale raffigurato al meglio dall'artwork di Łukasz Jaszak.. Ogni capitolo della loro discografia poteva vantare delle peculiarità pur muovendosi sempre in ambito death. 'Winds Of Creation' per esempio è senza dubbio il lavoro più thrash mentre 'Organic Hallucinosis' quello più cerebrale e soffocante. Adesso la band si è mossa alla ricerca di un groove che in passato non possedeva, guardando ovviamente ai risultati raggiunti da Meshuggah e Goijra ma cercando comunque di mantenere un profilo personale. Se togliamo i due brani più immediati, se vogliamo definirli così perché comunque 'The Blasphemous Psalm To The Dummy God Creation' e 'Veins' sono due mazzate tra capo e collo niente male, 'Blood Mantra' assume le sembianze di un feroce mix tra la precisione futuristica di 'Nihility' e la varietà di soluzioni estreme del precedente 'Carnival Is Forever'. La sezione ritmica è tutta nuova, Paweł Pasek al basso e Michał Łysejko alla batteria, ed il leader la mette subito a dura prova con cambi di tempo forsennati in bilico tra grind e black alternati a stacchi melodici sui quali Rafał 'Rasta' Piotrowski può esprimere tutta la sua violenza. Dall'iniziale 'Exiled In Flesh' a 'Blindness' e 'Red Sun', passando per la stupenda 'Nest', verrete travolti da un sound corrosivo e rotondo come mai in passato i Decapitated erano riusciti a proporre. Preparatevi a soffrire.