Finora dei vicentini avevamo ascoltato solo un sette pollici contenente 'Diplomatic Circus' e 'Cobra Dream'. Niente male ma si avvertiva che mancava ancora qualcosa. Adesso che il loro full lenght di esordio è realtà siamo al cospetto di uno dei migliori punk n' roll del vecchio continente con una purezza musicale che schiaccia le release pulitine di oggi. Qui la perfezione si traduce in chitarre lanciate al cielo come sapevano fare benissimo New York Dolls e Dead Boys e quel tocco swedish alla Hellacopters e Imperial State Electric che non guasta mai. Le otto tracce sono state registrate e prodotte a giugno sotto la supervisione di Matteo Bordin, che ricordiamo con Mojomatics e Squadra Omega e suona l'armonica da rocker consumato in 'Where I Was Born', e poi fatte riposare qualche mese perché potessero scatenare la propria furia senza limite alcuno. 'No Heart, No Future' è un inno da battaglia, la seguente 'Don't Forget Me' pare catturata dal vivo in chissà quale locale di provincia stipato all'inverosimile. Parte poi il riff di 'Needings' e non ce n'è più per nessuno. Inutile sforzarsi di trovare parole difficili per spiegare i risvolti tecnici di 'Don't Be Scared Here Are The..'. Stavolta conta solo l'attitudine.