Un secondo album stupefacente quello dei finlandesi che confermano quanto di buono espresso col debutto e lanciano l'assalto al resto del vecchio continente ed in particolare al mercato orientale e americano. Anche stavolta la gestazione è stata decisamente elaborata però, mentre nel primo caso i mesi si erano accumulati a causa di un contratto discografico che non veniva finalizzato, nello specifico è stato speso tutto il tempo necessario per curare ogni dettaglio ma soprattutto l'aspetto promozionale. Sono infatti gia' stati pubblicati tre singoli estratti dal full lenght; di 'We Are The Ones To Fall' ne avevamo già parlato in sede di intervista con Archie ed è stato addirittura concepito nel nostro paese mentre gli altri due, 'Wasted & Wounded' e 'My Remedy' sono invece perfetti per valutare l'intero spettro di potenzialità della band. I Santa Cruz sono bravissimi a rievocare il periodo d'oro dello street metal e di conseguenza quella seconda metà degli anni ottanta in cui Guns n' Roses, L.A. Guns, Skid Row e Motley Crue dettarono legge in tutto il mondo. Non fermatevi pero' alle loro belle facce da rockstar perchè il lato melodico di alcuni passaggi mostra una maturità compositiva non certo facile da trovare in circolazione ed il recente tour con i thrashers Lost Society la dice lunga sulla loro attitudine. Johnny distribuisce riff ed assoli a profusione e 'Bonafide Heroes', 'Velvet Rope' e 'Bye Bye Babylon' si distinguono come altri momenti topici di una release destinata a fare discutere per molti mesi a venire.