Ci sono soprattutto due aspetti che mi spingono ad esprimere un giudizio positivo su 'The Puritan'. Innanzitutto la presunta scarsa originalità della band in questione trova corrispondenza con una mancanza cronica di uscite di rilievo in ambito death metal melodico. Inoltre dobbiamo considerare, ed era già successo in passato, che dopo diversi ascolti la struttura compositiva rivela elementi sempre nuovi e sorprendenti. Buona parte del merito va al chitarrista Marios Iliopoulos che con la consueta tenacia ha portato avanti il progetto a dispetto di numerose difficoltà e senza mai scendere a compromessi. Stavolta la promozione dell'album è stata notevole e abbiamo già tre singoli fuori prodotti da Daniel Bergstrand (Meshuggah, Soilwork). 'Stare To Infinity' ricorda molto da vicino gli In Flames, 'Desperate Vows' mette alla prova lo spettro melodico del nuovo cantante Ronnie Nyman, anche nei Valley Of The Dead, mentre 'Kiss Of A Sycophant' si allinea di più col passato dei Nightrage con un riff tipicamente At The Gates. Eccellente anche 'Endless Night' che pare uscire da 'Hate Crew Deathroll' dei Children Of Bodom e riflette una maggiore ricerca di dinamismo dopo l'ottimo 'Insidious'. Anders Hammer percuote le corde del suo basso senza mai tradire il classico Gothenburg sound e lo strumentale 'Lone Lake' spezza la tensione ed introduce una seconda parte di album nel complesso leggermente inferiore alla prima. 'The Puritan' è in ogni caso una release che cresce alla distanza e conferma i Nightrage tra gli esponenti più significativi della scena continentale.