Nonostante il presente album esca per una delle poche etichette ancora in vita specializzate in prog i puristi del genere si troveranno al cospetto di un approccio decisamente orientato verso territori alternative. Forse era prevedibile visto che comunque i Leprous erano riusciti ad ottenere un eccellente riscontro con il lavoro in studio precedente ma ciò non toglie che ‘The Congregation’ sia un taglio netto rispetto al passato. La carriera dei norvegesi è un po' quella di tante band che, sospinte da un forte istinto sperimentale, spostano sempre avanti i propri limiti e, di release in release, si confrontano con un pubblico sostanzialmente differente. Con il passare del tempo i Leprous si stanno allontanando dallo scenario metal che li aveva generati con Ihsahn degli Emperor e sua moglie Heidi Solberg Tveitan chiamati a rappresentare la vecchia guardia. . Tutto ruota attorno al cantante e tastierista Einar Solberg che ha assunto una nuova sezione ritmica e professato il verbo di Tool e Dredg. Le registrazioni si sono svolte presso i Fascination Street sotto la supervisione di David Castillo e ‘The Price’ e ‘Rewind’ sono pezzi in grado di sostenere qualunque tipo di ambizione.