Un doveroso omaggio alla cultura dei synth analogici e modulari. L’ennesima avventura sperimentale per un musicista che ha conosciuto la celebrità grazie ai Nine Inch Nails non per questo ha cessato di ricercare qualcosa di nuovo ed avvincente nel suo percorso artistico. La visibilità raggiunta al fianco di Trent Reznor ha semmai permesso a Alessandro Cortini di fare conoscere meglio i suoi lavori solisti come i tre capitoli di ‘Forse’ e l’esperienza di disegnatore sonoro in Sonoio. Il tastierista-compositore, che puo’ vantare collaborazioni anche con artisti più pop quali Christina Aguilera e Muse, si riaffaccia sul mercato sull’etichetta di Dominick Fernow (Vatican Shadow, Prurient) dopo avere riscosso un notevole successo di critica con ‘Sonno’. Se però l’album precedente era stato composto in tour avvalendosi di un Roland MC-202, in questo caso è stato utilizzato pure un Roland TB303 unitamente alla drum machine TR606. Entrambi i sintetizzatori sono stati spesso chiamati in causa negli anni ottanta e novanta in ambito dance ma con ‘Risveglio’ l’ex Modwheelmood si dimostra capace di dilatare moltissimo lo spazio d’azione trasportando in musica quel flusso di coscienza che prima James Joyce e poi un numero spropositato di letterati, filosofi e psicologi hanno citato nella loro analisi. ‘La Sveglia’ è il simbolo di un approccio compositivo geniale che ci inorgoglisce oltre a rappresentare un felice complemento rispetto agli ascolti ai quali siamo normalmente abituati.