Con due full length ed un ep alle spalle i francesi si ripresentano sul mercato consapevoli di avere accumulato l'esperienza necessaria per fare bene. Il loro è un thrash black che non concede molto all'immaginazione ma che si è consolidato nel tempo sapendo eliminare le impurità e migliorando di volta in volta la produzione. La nascita di 'II The Maelstrom' è stata seguita da Shawter presso l'Eagle Black Studio di Marsiglia mentre il mixaggio ed il mastering sono stati effettuati da Damien Rainaud al Darth Mader Studio di Los Angeles. Il frontman dei Dagoba appare anche nella tormentata 'Unleash The Fools'. Un'altra collaborazione importante è quella per 'Ghost Memories' con Björn “Speed” Strid dei Soilwork che non ci ha convinto troppo con 'The Ride Majestic' ma quando si tratta di dare una mano ad un'altra band ha pochi rivali. I progressi più evidenti rispetto al passato coincidono con lo spessore atmosferico e con l'impatto della voce di Fred, ex Hawkmoon e Demons. 'Way Of Death' e 'Words Of War' sono i passaggi più consistenti della prima parte dell'album e, sebbene nella seconda si avverta un certo calo, pure 'Cold', 'Death Breath' e 'Crimson' sono pronte ad essere sfoggiate dal vivo a volumi fuorilegge.