In rete leggo accesi paragoni con Massimo Volume e Marlene Kuntz e mi chiedo come si possa sempre e soltanto finire per catalogare una giovane band prima ancora di ascoltarla a fondo o vederla dal vivo. Gli autori di ‘Cobardes ‘ si sono presi cinque anni per riaffacciarsi sul mercato, hanno acquisito le dovute esperienze e cercato di compiere progressi sia in fase di songwriting che di produzione. Direi che ci sono pienamente riusciti. ‘Buona Sopravvivenza’ si rivela innanzitutto un disco originale, fin dalla copertina fumettata, e anche se contiene parecchi retaggi degli anni novanta sa ritagliarsi uno spazio speciale nella scena alternativa italiana. ‘Un Oceano Di Fiati Distrutti’ inaugura una scaletta che non presenta cali di tensione evidenti e puo’ vantare almeno tre pezzi di grande impatto come ‘Inerti, Comodi E Vermi’, ‘Sette Sassi’ e ‘Come Farvi Lentamente A Pezzi’. ‘Saziati’ vede invece la presenza di Stefano Giovannardi al synth e Miriam Cossar alla voce e, insieme a ‘L'autodistruzione’, serve a variare un po’ il contenuto generale. “Avremmo dovuto imparare la differenza tra suonare forte e suonare bene” affermano gli ZiDima. Per il sottoscritto sono eccellenti in entrambi gli aspetti.