L’ex frontman di White Lion e Freak Of Nature chiude la trilogia inaugurata con ‘Cobblestone Street’ e proseguita con ‘Museum’ puntando ancora una volta su un rock melodico ricco di influenze blues e country. All’influenza esplicita di Bruce Springsteen se vogliamo con questo episodio si sono aggiunte anche quelle di Eagles e Bob Dylan ma alla fine Mike Tramp rimane sempre un rocker di razza. La barba si è fatta più bianca ma se c’è un personaggio che incarna l’ideale del musicista giramondo che vive di commistioni di stile e culture questo è proprio lui e ‘Nomad’ mostra come la sua voce non abbia subito l’usura del tempo. ‘It All You Got’ e ‘High Like A Mountain’ sono due pezzi ispirati che si fissano subito in testa e potrebbero ottenere un discreto riscontro nelle emittenti radiofoniche. ‘Stay’ richiama alla mente i Goo Goo Dolls mentre la chiusura viene affidata a Moving On che ci riporta negli anni sessanta mostrando una certa vena nostalgica. Non ci vuole molto a capire che in questo periodo il danese sia attratto da questa tipologia di materiale ma alternare certe uscite con un ritorno alle origini non sarebbe male.