Sarà che è sempre bello sentire cantare Liv Kristine oppure che finalmente Alexander Krull si è tolto dalla testa i Rammstein ma l'ultima fatica in studio dei Leaves' Eyes è godibile dall'inizio alla fine. Non siamo certo al cospetto del disco che cambierà la nostra esistenza di punto in bianco ma 'King Of Kings' rappresenta una decisa crescita rispetto alle ultime uscite e potrebbe sfruttare al meglio la scarsa concorrenza attualmente sul mercato ottenendo risultati superiori alle attese. Nello specifico il concept si basa su Harald, primo re di Norvegia celebre per la battaglia dell’Hafrsfjord e le tre spade di pietra,, con arrangiamenti orchestrali, cori e stacchi ritmici solenni che esaltano l'epicità delle liriche. In 'Edge Of Steel' appare Simone Simons degli Epica mentre in 'Blazing Waters' è il turno di Lindy-Fay Hella dei Wardruna ma la vera protagonista è come sempre l'ex Theatre Of Tragedy, reduce dal tour delle sirene, ormai a suo agio tra bordate symphonic power, ballate legate alla tradizione folk e cospicui riferimenti alla scuola heavy metal anni ottanta. La title track e 'Blazing Water' mettono in luce le qualità dei chitarristi Thorsten Bauer e Pete Streit mentre 'The Waking Eye' e 'Edge Of Steel' sono quasi agli opposti e dimostrano la duttilità del drummer Joris Nijenhuis. Da segnalare la presenza del London Voices Choir e della White Russian Symphony Orchestra guidata dall'ex Rage Victor Smolski.