-Core
Empire Of The Obscene
Revocation
Metal Blade
Pubblicato il 24/11/2015 da Lorenzo Becciani
Songs
01. Unattained
02. Tail from the Crypt
03. Exhumed Identity
04. Fields of Predation
05. Alliance and Tyranny
06. Suffer These Wounds
07. Summon the Spawn
08. None Shall Be Spared (All Shall Be Speared)
09. Stillness
010. Age of Iniquity
01. Empire of the Obscene
12. Summon the Spawn (Demo 2006)
13. Unattained (Demo 2006)
14. Suffer These Wounds (Demo 2006)
Songs
01. Unattained
02. Tail from the Crypt
03. Exhumed Identity
04. Fields of Predation
05. Alliance and Tyranny
06. Suffer These Wounds
07. Summon the Spawn
08. None Shall Be Spared (All Shall Be Speared)
09. Stillness
010. Age of Iniquity
01. Empire of the Obscene
12. Summon the Spawn (Demo 2006)
13. Unattained (Demo 2006)
14. Suffer These Wounds (Demo 2006)

Sono trascorsi sette lunghi anni da quando la formazione originaria di Boston si autoprodusse e registrò 'Empire Of The Obscene', facendolo circolare nell'underground e riscuotendo un successo senza precedenti. Subito le etichette di mezzo mondo si mossero per accaparrarsi i servizi del quartetto e da quel momento la carriera dei Revocation è stata in continua ascesa con 'Deathless' che ha segnato l'apice assoluto della loro proposta in bilico tra american thrash, old school death e tech metal. La Metal Blade ha pensato che fosse il momento giusto per ristampare questo lavoro, già competitivo nonostante la scarsa esperienza dei musicisti in questione al momento di realizzarlo, con un remix ed una rimasterizzazione che rendono merito alla scaletta originale, l'inclusione di 'Summon The Spawn' e l'aggiunta di qualche versione demo. Dal processo ne vengono fuori alla grandissima tracce come 'Exhumed Identity', 'Alliance And Tyranny' che ho avuto il piacere di vedere dal vivo e delle quali, di conseguenza, ero consapevole del potenziale non del tutto espresso. 'Fields Of Predation' o 'Suffer These Wounds' sono invece passaggi che riflettono il criterio con cui la band, nello specifico soprattutto David Davidson, seleziona il proprio materiale in base alla tecnica ed alla complessità strutturale. Da tempo i Revocation sono uno dei più fulgidi esempi di musica estrema moderna, con uno sguardo al passato ma una presenza solida nell'attualità, e questa nuova edizione di 'Empire Of The Obscene' non fa altro che confermarlo. 

Revocation
From USA

Discography
Empire Of The Obscene (2008)
Existence Is Futile (2009)
Chaos Of Forms (2011)
Revocation (2013)
Deathless (2014)
Great Is Our Sin (2016)
The Outer Ones (2018)
Netherheaven (2022)