Il progetto symphonic rock che vede protagonisti Georg Neuhauser dei Serenity, Oliver Philipps degli Everon e Charlotte Wessels dei Delain si mostra al mondo con un concept in grado di infondere spessore agli eleganti arrangiamenti orchestrali ed ai pregevoli intrecci melodici tra chitarra e voce. Per catturare la necessaria attenzione mediatica è stata allestita una nutrita lista di ospiti che tra gli altri comprende Deniss Schunke dei Van Canto, Chloe Lowery della Trans-Siberian Orchestra e Tom Englund degli Everygrey. La cover invece è tutta italiana ed è stata realizzata da Marco Mazzoni. La title track introduce la storia ma è la seguente 'Runaway Grey' che permette di apprezzare il potenziale dei musicisti in questione che poi si dedicano ad una delicata ballata in modo da accontentare anche le fasce di pubblico più romantiche. 'The Lotus And The Willow' e 'Carry Me Home' cercano di allargare lo spettro di influenze e rendere più varia la proposta pur non essendo necessario. E' chiaro fin dall'inizio infatti come 'The Deviant Hearts' punti a raccogliere consensi tra gli appassionati di Avantasia e Nightwish ed essendo la qualità del songwriting e della produzione superiore alla media non mi stupirei se il riscontro fosse elevato. Sperando che gli impegni con i Delain non finiscano per minare la promozione dell'album.